Questa mattina ho aperto gli occhi, ho acutizzato le orecchie, mi sono accorto, nonostante le previsioni che stava piovendo. Si ha di nuovo gettato un bel tonnellaggio di acqua. Un Agosto che Vi racconto in questo modo: Siamo alla fine del 1800, nel mese storicamente tra i i più repubblicani.Il cocomero tagliato a fette fa parte del ministro Miceli in bocca al popolo sovrano. Bertani è rappresentato dai pomidoro, quando il cocomero non riesce rosso incandescente, ma rosso pallido, si ha il terzo partito, ed allora quel partito fa parte di Mellana. Del resto,il cocomero è la vera bandiera tricolore che la natura ha dato all'Italia: - la corteccia verde di fuori,e bianca di dentro, e il midollo rosso. Se il ministro Sella riesce a mettere la sua imposta sui tessuti, si potrebbe, per economia sostituire alla bandiera artificiale la naturale, con sensibile taglio di spesa. Mezzo cocomero infilato sull'asta di Monte Citorio indicherebbe che in quel giorno il Parlamento siede. Il giorno dello Statuto,tutti i cittadini metterebbero un cocomero spaccato alla finestra, in segno di gioia. E la sera ognuno mangerebbe la sua bandiera prima di andare a letto. Il sole in Agosto entra in Vergine - in altri termini si marita...Dopo 9 mesi, la Vergine partorisce e mette al mondo dei Solini...E il Senatore Alfieri manda a stirare i suoi che non sono Solini, ma Soloni.....legislatori. E' il sol d'Agosto - la vita è amore Dei vermicelli - coi pomidore ( da poesie urbane di Prati)
!l 20 agosto 2014 lo Stupidario di Armando Crivelli
Il sorriso, grazia ineffabile delle donne, può, per gli uomini essere una forza: un uomo brutto che sa sorridere ha innegabilmente un fascino. Più di ogni parola, il sorriso, in certe occasioni, può toglierci da una lunga ambascia, poiché ci dice delle benevolenza di chi sorride. Saper sorridere, cioè – attraverso questo impercettibile muover delle labbra e non delle labbra soltanto – saper manifestare il nostro stato d’animo incline alla bontà e alla tenerezza, meglio di qualsiasi discorso! Il sorriso di una donna può essere appena di convenienza, e non promettere nulla; ma può anche essere una eloquente promessa, l’appagamento di un nostro sogno o di un nostro desiderio, la fine di tante tribolazioni e il principio di una gioia. Saper sorridere; cioè, far si che il sorriso sia una espressione consona al nostro stato d’animo, e che questo sentano coloro ai quali il nostro sorriso viene rivolto.
Sono circa le quattro e imbraccio la penna, la causa è originata da un forte e diffuso dolore che provo al costato a seguito delle mie cadute determinate dai cali di pressione e tutto seguito. Penso che ciò sia all'origine dell'odierno intrigo patologico. Cerco di sdrammatizzare pensando a ciò che sto vivendo, voglio evitare il pronto soccorso, la mia seconda dimora.; sento di sentire il silenzio, riprendo per mano emozioni che ho vissuto nei miei trascorsi di guardia parco alla Mandria durante i turni notturni o quelli mattinieri con Rocky che avevo adottato quando vivevo alla Bizzarria dove sono nati Giulia ed Enrico. Che tempi e che esperienza.soli ed isolati nella parte alta della tenuta . Muoveva attorno a me un mondo naturale, trasparente genuino funzionava un metrotempo assolutamente voluto da chi ci ha consegnato il tesoro della natura. Pensate in parte coglievo anche gli elementi che distinguevano le stagioni. Anime angeliche si aggiravano animali, piante fiori, un vero Eden.Questa notte ho ragionato con il cuore. Tutti hanno diritto a provare queste emozioni
Se gli italiani volessero onorare la memoria dei Grandi e dar la pace a Dante Alighieri, dovremmo innanzitutto verificare il concetto che lo affaticò nella sua vita terrestre. Renderemmo una potente e libera apertura alla nostra contrada. Spegneremmo tra tutti noi tutte quelle meschinosissime divisioni contro le quali Dante predicò tanto,che condannarono lui,l’uomo che più di tutti sentiva ed amava il nostro avvenire, alla sventura e all’ esilio e a noi ad una impotenza di secoli che ci recapita ancora all’oggi. Liberiamo le sepolture dei nostri grandi,degli uomini che hanno messo una corona di gloria sulla nostra Patria, dall’onta di essere calpesti dal piede di un usurpatore straniero. E quando ci renderemo degni di Dante nell’amore e nell’odio – quando la terra sarà nostra e non d’altri– quando l’anima di Dante potrà guardare in noi senza dolore e lieta di tutto il suo orgoglio italiano – innalzeremo la statua del poeta sulla vetta di Roma e scriveremo alla base :” Al Profeta della Nazione italiana gli italiani degni di Lui”
Armando Crivelli 29 Maggio 2014
N.B. Continuo nell’esercizio di rendere pubblici piccolisaggi del mio lavoro che prima poi organizzerò in unica pubblicazione.
Una placenta raccoglie tutti gli elementi che hanno consolidato attraverso una naturale azione di sedimentazione i ricordi di particelle di vita vissuta. Una placenta che ne conserva gli ingredienti, mantenendone la genuinità. Spesso mi cimento con questa dura e ardua prova. La prova di cercare di attualizzare il più possibile. Ricordare fasi importanti di esperienze che si riassumono spesso in rapidissimi focus mentali.
Sono spesso controverso e contraddittorio. Il mio spartito umorale mi trascina spesso in monologhi animati dagli alti e bassi che lo strutturano. Non credo assolutamente di seguire un copione, il mio è un canovaccio molto generico e mi affido ad esso con risultati spesso imprevedibili. In questi giorni ho ragionato molto di morte quale conseguenza di lunghi momenti di stanchezza che mi conducono nell’ alveo della sofferenza,dell’insopportabilità del dolore.
Quando se ne sente la necessità, è giusto inquadrare eventuali problemi a cui diamo peso, in tal caso è bene non sottovalutarli e provare ad indagarli con sufficiente rigore e serietà. Se i summenzionati sono ordine comune lo sforzo certamente sarà minimo, ma se gli stessi procurano stati di tensione è il caso di prendere il toro per le corna ed evitare di rimandarli . La prima cosa da farsi è quella di esporne gli elementi compositivi, avere un quadro di massima di come gli stessi disegnano la contraddizione che procura tale malessere. Spesso la soluzione è la semplice rimessa in ordine degli stessi ricreando equilibri che sono saltati. Quasi una operazione contabile da un lato si allineano i meno dall’altro i più. Ma non esistono semplici soluzioni manipolando comuni pulsanti. Tutto è legato a quei processi di crescita interiore che implicano riflessioni, autocritica, studio, approfondimento e quasi sempre con forzature non indifferenti. Spesso a me succede di compiere veri e propri gesti innaturali che non mi appartengono nella loro matrice sostanziale.
Io scelgo (vorrei) Io voglio(vorrei) Io sono (vorrei)
Tre principi che ben difficilmente si riesce ad allineare per poter definire la nostra rettitudine. Per cambiare può bastare a volte (raramente) un pensiero ma a volte non basta una vita. C’è chi ci crede e chi no, ma sembra che fino al Rinascimento ci fossero alchimisti capaci di trasmutare materia grezza in materia più evoluta, il piombo in oro. Riuscire a realizzare la propria Grande Opere evolutiva è il più grande successo, il più importante della nostra esistenza. In questo percorso è importante assumere posizioni molto sobrie. Le persone si scelgono. Chi cerca di imporre cambiamenti ad altri, ottiene solo di peggiorare se stesso. Oppure il tuo senso di solitudine svanisce all’istante che ti accorgi che la tua felicità è autentica quando puoi condividerla, ma con qualcuno che vuole altrettanto.
Per me sono giorni molto difficili, da parte Vostra c’è stata una gara di solidarietà. Tento di ringraziare, è in circolazione un libro rarissimo del Maestro di Cucina Pellegrino Artusi, uno di grandi chef in assoluto. Il testo LA SCIENZA IN CUCINA e L’ARTE di MANGIARE BENE. Manuale pratico per le famiglie. Io vi trasmetto la sua prima formidabile ricetta, considerate che ne ha compilate oltre settecento.
IL BRODO
Lo sa il popolo e il comune che per ottenere il brodo buono bisogna mettere la carne a acqua diaccia a far bollire la pentola adagino adagino e che non trabocchi mai. Se poi,invece di un buon brodo preferiste un buon lesso, allora mettete la carne ad acqua bollente senza tanti riguardi. E’ noto pur che anche le ossa spugnose danno sapore e fragranza al brodo; ma il brodo di ossa non è nutriente. In Toscana è uso quasi generale di dare odore al brodo con un mazzettino di erbe aromatiche. Lo si compone non con le foglie che si disfacerebbero, ma con i gambi del sedano, della carota, del prezzemolo e del basilico, il tutto in piccolissime proporzioni. Alcuni aggiungono una sfoglia di cipolla arrostita sulla brace; ma questa essendo ventosa non fa per tutti gli stomachi: Se poi vi piacesse di colorire il brodo all’uso francese, non avete altro a fare che mettere dello zucchero al fuoco, e quando esso avrà preso il color bruno, diluirlo con l’acqua fresca. Si fa bollire per iscioglierlo completamente e si conserva in bottiglia. Per serbare il brodo da un giorno all’altro durante i calori estivi fategli alzare il bollore sera e mattina. La schiuma della pentola è il prodotto di due sostanze:del’albumina superficiale della carne che si coagula col calore e si unisce all’ematosina, materia colorante del sangue. Le pentole di terra essendo poco conduttrici del calorico sono da preferirsi a quelle di ferro o di rame, perché si possono regolare col fuoco, fatta eccezione forse con le pentole di ghisa smaltata, di fabbrica inglese, con la valvola in mezzo al coperchio. Si è sempre creduto che il brodo fosse ed omogeneo nutrimento atto a dar vigore alle forze; ma ora i medici spacciano che il brodo non nutrisce e serve più che altro a promuovere nello stomaco i sughi gastrici. IO, non essendo giudice competente in tal materia, lascierò ad essi la responsabilità di questa nuova teoria che ha tutta l’apparenza di ripugnare al buon senso.
Pellegrino Artusi, gran Maitre de quisine Firenze 1927.
Da ricerche di Armando Crivelli. 30 Marzo 2014.
N.B. Non dubitate dell’uso di determinate definizio
Una parola ci libera di tutto il peso e il dolore della vita, quella parola è amore. In buona sostanza la ragione morale per cui l’amore è la più forte delle passioni.. Nelle altre i desideri devono adattarsi alle fredde realtà,qui sono le realtà quelle che si affrettano a modellarsi sui desideri. E’ dunque la passione in cui i i desideri violenti danno luogo ai godimenti più vivi. Io personalmente sono alla ricerca di questo sentimento, un inserto spirituale che chiamo amore e che sia qualcosadi singolare, capace di risolvere tutte le contraddizioni dell’esistenza e di darmi quel bene completo la cui ricerca è la vita. Se è vero, vero amore, deve procurarmi una quiete accesa che vibra. Dante si pronunciava con “L’amor che move il sole e le altre stelle “. L’amore deve essere una successione, spesso lunga, di passioni molto diverse che alimentano la vita e la rinnovano. Sant’Agostino riteneva che “L’amore uccide ciò che siamo stati perché si possa essere ciò che non eravamo”. Un ragionamento complicatissimo. Un sentimento delicatissimo, l’amore ha orrore di tutto ciò che non è se stesso, l’amore è un lusso. Eviterei di contabilizzarlo:l’amore cessa di essere un piacere quando cessa di essere un segreto. Detenerlo intimamente nel nostro cuore è meraviglioso, ha nulla di razionale. E’ guida spirituale in grado di muovere la carne , il contenitore di noi stessi. Di converso c’è chi non vorrebbe mai conoscerlo. Continuare a sperarci…..Ma che non venisse mai. Quindi un sentimento impegnativo nella sua potenzialità. In grado dimostrare i suoi muscoli forse troppo vincolanti e precettosi . D’altro canto per costoro è soltanto fragilità dello spirito, soprattutto se non lo si accompagna ad una giusta ambizione. Ricerchiamolo nei suoi effetti liberatori. Non si è padroni di amare sempre più di quanto si ha amato . Ma che vuoto!!
Sarà l’effetto dei farmaci che assumo in abbondanza tutti i santi giorni, gli antidepressivi e gli antidolorifici che mi inducono al chiudere gli occhi procurandomi un torpore sonnolento. Ma, quando me ne rendo conto, li riapro e colgo un imbarazzo generale tra i presenti. Ho un bel da dire o assumere una postura che smentisca l’eventuale illazione mentale che si è conformata tra le persone che mi regalavano compagnia. Però io voglio andare oltre, voglio capire se vi sono altre ragioni che mi portano regolarmente tra le braccia di Morfeo. Ragioni che hanno a che veder con valenze di natura mentale e forse spirituale. Ora riconosco che l’argomento è un pezzettino, un dettaglio se considerato come addendo costitutivo del mio comportamento generale. Una volta riaperti gli occhi diventa imbarazzante dimostrare il contrario ai presenti che nel contempo sedimentano la loro ironica opinione. Lo stesso imbarazzo lo colgo anche quando tutto ciò mi succede in solitudine. Approfitto però dello stato di grazia per sognare moltissimo. In generale sogno situazioni idilliache, soavi e tenere. Quanto sarei felice se mi comparisse il sorriso unico e smagliante della mia Giulia.Ma tendenzialmente sogno in positivo. Un sonno conciliante. A volte spiace interromperlo. Si tratta di vibrazioni brevissime ma nutrienti. Questo è quanto succede a me nel mio disordine generale. A differenza di quanto si afferma comunemente il sonno non è il prologo della morte, io lo considererei un ottimo ingrediente per sostenere il motore vitale del nostro procedere in questa vita di incarnati.
N.B. Brano che ho estorto dalle “Mie stupidaggini”