Eretto nel centro della città, Palazzo Madama rappresenta una sintesi perfetta dei duemila anni di storia di Torino. Ancoriamo la sua presumibile nascita all’età romana, nel I° secolo d.C.
Nelle sue fondamenta sorgeva una porta d’accesso alla città in corrispondenza del Decumano Maximo di Augusta Taurinorum. Nel corso del Medioevo fu trasformato in casaforte militare con funzioni difensive.
Come stai? Sicuramente bene. E’ certo che nella dimensione della luce tu viva uno stato di soavità. Questo è quanto dovrebbe servire a rassicurarmi. D’altro canto però continuando a ragionare con il metro del genitore vorrei avere più certezze. E tal riguardo cade l’asino. Se poi mi affido all’immaginazione conscio che essa si compone più facilmente con l’inferno del dolore anziché con il paradiso del piacere, allora entro in crisi. Capovolgere nonostante molte certezze è esercizio molto complesso. Tu sei in Paradiso, mi hai fatto sapere che sei sempre con i nonni eppure le mie debolezze e le mie paure mi costringono ad un uso pesante delle lenti mentali per vederci in modo chiaro e consapevole.
Anarchico russo (Torjok, Tver 1814 – Berna 1876), dall’adesione alla filosofia hegeliana passato, a Berlino (1840-41) all’Hegelismo di sinistra, venne in contatto con i radicali tedeschi, russi e polacchi nei suoi frequenti viaggi a Parigi, in Svizzera e in Germania. Nel 1848 intervenne in molte di queste zone investite dal processo rivoluzionario. In quegli anni, nei vari congressi tra i quali Parigi e Praga, le sue idee propugnavano eguaglianza fra tutti, comunanza dei beni, di salario unico, di lotta contro l’assolutismo, di intesa fra i democratici di ogni nazionalità. Imprigionato, poi estradato in Russia e inviato in Siberia, nel 1861 riuscì a fuggire riparando a Londra da dove, in contatto con Mazzini, Garibaldi e Kossuth, riprese le fila del movimento rivoluzionario degli slavi contro l’oppressione zarista.
La speranza, come l’indignazione, è un sentimento. Viceversa, proporsi di conseguire con efficacia un risultato significa suscitare e orientare forze, verificare i modi e, appunto, le forme attraverso le quali, l’incontro e lo scontro procedono. Questa è la politica. Quindi indignarsi non basta. La Politica, come sostiene Ingrao, è una passione tenace. Una passione che non è mossa da semplici ragioni morali. Pesa la sofferenza degli altri: La si vive male: Non è possibile vivere con indifferenza la condizione di vita degli oppressi e degli sfruttati. Questa nausea psichica mi ha portato sin da giovane a scegliere la militanza comunista.
S’innalza, il Real Castello in mezzo alla piazza omonima, orlata per tre quarti da portici rigorosamente uguali, costruiti nello spazio di tre secoli: nel 1584 quelli dalla parte di Via Garibaldi, su disegno di Ascanio Vittozzi, per ordine di Carlo Emanuele I nella seconda metà del settecento quelli verso Via Po e il giardino reale,sotto il regno di Carlo EmanueleIII.
La nascita dello Stato Sabaudo si pone a cavallo dell’anno mille, quando il mitico Umberto I dalle” Bianche mani” nobile alla corte di Borgogna e s Signore di Maurienne, ottenne privilegi e feudi a titolo di compenso della fedeltà nei confronti della vedova dell’ultimo Re di Borgogna. Il potere si consolidò grazie al controllo di alcuni percorsi chiave nelle Alpi Occidentali (Moncenisio, Piccolo e Grande San Bernardo) che consentivano il passaggio di merci, pellegrini, eserciti verso l’Italia e il mare e il ritorno. Possedimenti strutturati in luoghi strategici. L’appellativo “Biancamano”, è conseguente all’errore di un copista amanuense medievale che erroneamente avrebbe trascritto “Albis minibus” mano bianca anzi che “Albis moenibus” bianche mura con chiaro riferimento alle pareti innevate delle montagne. Non per niente gli altezzosi sovrani francesi gratificavano, ironicamente i Signori di Savoia i “portieri delle Alpi”. Altri possedimenti del primo dei Signori della Montagna erano l’Abbazzia di Agauna che custodiva le reliquie di San Maurizio, ufficiale e comandante della legione Tebea, martirizzato con i suoi centurioni nel 280 d.c. per non aver abiurato la fede cristiana.
Allora il serpente disse alla donna:” No voi morrete, anzi Dio sa che il giorno in cui mangerete, vi si apriranno gli occhi e sarete come Dio, conoscitori del bene e del male”. Genesi 3.4-5.
Vi sono in ogni uomo, in ogni ora, due postulazioni simultanee, una verso Dio, l’altra verso Satana. D’altro canto la società non può fare a meno della teoria del Bene e del Male, che per noi parrebbe avere il significato d’un insieme di convenzioni, qualche volta utili, qualche volta puerili. Riflettendo su me stesso penso, nel corso della mia vita, di aver fatto più riflessioni sul bene che ricerche sul male.