Premesso: La pollicoltura campagnola ha come finalità la produzione delle uova. Tale indirizzo è in armonia con l’attitudine della gallina italiana, che è buona produttrice di uova. La parte più importante della pollicoltura è senz’altro incubazione. La prima fase che garantisce il successo è la scelte dei riproduttori. Dal numeroso gruppo di galline che popolano il pollaio, la massaia preleva di solito le uova da cova senza conoscere l’età, la capacità produttiva e la salute delle fetatrici. Con questo sistema l’allevatore procede ad occhi chiusi e non deve meravigliarsi se poi ottiene soggetti di scarso rendimento.
Si deve quindi cercare in tutti i modi di prelevare le uova destinate alla cova, soltanto dalle migliori galline accoppiate con un buon gallo. Di solito il gallo viene scelto in base alla vivacità di colore delle penne, alla grandezza e al carattere,mentre si trascura completamente la discendenza, praticando allevamenti in consanguineità. Un Gallo, nato da madre che abbia prodotto in un anno 200 uova e messo con le comuni galline, che in media danno 80 uova all’anno, si potranno ottenere dalle femmine che mediamente potranno produrre sino a 140 uova, nel loro primo anno di fetazione Seguendo questo metodo, in meno di tre anni la produzione del pollaio potrà risultare più che raddoppiata, senza dover aumentare il numero dei soggetti allevati
Segue….., se avete domande.
Armando Crivelli 5 Aprile 2014