Accumula, accumula e anche in quello spazio che accoglie tutte le filigrane mentali si crea disordine e se non si interviene si rischia di entrare in una sorta di imbarazzo comportamentale procurandoci chiaramente confusioni e soprattutto determinando un danno al nostro radar. Sembrerà strano ma anche il nostro conscio e inconscio funzionano seguendo regole precise che potremmo paragonare a macchine meccaniche. Io non riesco ad estrarre dalla corona dolorosa del dramma che quotidianamente sovrasta la somma dei miei pensieri con tutte quelle piccole ma utili determinazioni frutto dello sforzo di reazione personale o frutto del lavoro di confronto da me incentivato con altre persone. Un vischio invisibile tiene tutto legato. Oggi il dolore è ancora nettamente superiore, Giulia mi manca troppo. Non posso e forse non voglio, a volte il dolore è utile, non vorrei correre il rischio di pensare che tendo a dimenticare. Mi rendo conto che si tratta di fantasmi, ma come dicevo prima il magazzino è disordinato e quindi non è possibile invocare la razionalità. Spero un mattino di potermi svegliare con la freschezza di un giglio di giugno. Il tuo sorriso, unico smagliante che mi da tanta felicità che anche nel disordine profuma il mio cuore e la mia anima. Papà