Pur appartenendo alla cerchia dei valori d’èlites, in teoria facilmente spalmabile nel territorio delle menti eccelse e fervide e quindi facilmente traducibile in forme comportamentali virtuose, tale stato psichico è oggetto di interpretazione solitaria di poche e incomprese persone.
Vi sono a volte circostanze in cui si è costretti a compiere scelte condizionate dal contesto, tale atto allora non ha nessuna qualità etica se non è scelto fra certo numero di atti egualmente possibili. Ciò non significa non assumersi delle precise responsabilità. Ci pensa la Società con le sue “formali” contraddizioni a fornirci gli alibi del caso. Tutto ciò in termini astratti la questione morale appartiene a quelle casistiche letterarie che si coniugano con tutte le problematiche che investono il mondo della politica.. Ed è appunto a coloro che rivestono cariche e funzioni pubbliche che si invia principalmente la sollecitazione a porsi seriamente il problema. Senza moralità civile le comunità periscono: senza moralità privata la loro sopravvivenza è priva di valore. L’etica non è esattamente la dottrina che ci insegna come essere a posto con la propria coscienza, ma quella che ci premia offrendoci pace, pacatezza e tranquillità. La morale è il prodotto reale di due ordini di grandezza immaginari; il dovere e il volere. Non è saggio usare la morale nei giorni feriali;così succede che poi la troviamo in disordine la Domenica. La morale è uno stato di tensione pesante e impegnativa che forgia l’uomo. Un valore che seppur spalmabile teoricamente su tutti è interpretato con assoluta discrezionalità soggettiva. Oserei dire che la morale à anche fantasia, a volte rappresenta la debolezza del cervello. Non ci sono fenomeni morali, ma solo interpretazioni morali dei fenomeni. I nostri errori e controversie nel campo della morale, derivano a volte, nel considerare gli uomini come se potessero essere interamente cattivi o interamente buoni. Guai se la morale diventa struttura che precetta militarmente il nostro comportamento. Essa, al massimo è strumento a disposizione che intelligentemente possiamo usare. Utilizzabile compatibilmente con gli organi regolatori sociali. L’importante è che sia presente in noi la consapevolezza che questo ricostituente del nostro comportamento vada sfruttato nel modo più savio. A prescindere dalle considerazioni summenzionate perché non considerarla un elemento distintivo della nostra personalità!?
ARMANDO