Nessuno può esser un ribelle troppo a lungo senza rischiare di diventare un autocrate. Un limite potenziale accertato e accreditato a tanti personaggi nel corso della storia. La politica si presta e induce spesso ad approdare su queste spiagge comportamentali. Questi lidi diventano stranamente luogo e punto di riferimento di coloro che si fanno ammaestrare docilmente dallo slogan in quanto vittime del campo sociale in cui faticosamente vivono.
Ora non sempre la fase preautocratica è necessariamente pericolosa perchè induce al sommovimento e alla ribellione ma se la stessa non produce cambiamento in senso migliorativo ecco allora che il disagio rischia di accentuarsi e a non essere per nulla agente contributivo di benessere. Oggi un movimento come M5s che indubbiamente insedia le sue radici in un terreno ricchissimo di scorie negative con il suo attuale atteggiamento molto gridato rischia di limitarsi alla giusta denuncia ma rischia altrettanto di non sedimentarsi e indebolire quel bagaglio, seppur ridotto di antiche conquiste derivanti dalle lotte del passato. I pesanti giudizi, pronunciati da molti dirigenti e militanti del M5s nei confronti della mia sinistra, quella da me vissuta non li posso accogliere. Io c'ero!. Vorrei, caro Giancarlo Mellano pur congratulandomi per la chiarezza e la qualità delle tue opinioni respingere l'idea che vi siano legami tra la cultura del sapere comunista in particolare del PCI e tutto quanto oggi abusivamente viene rappresentato o dipinto come "qualcosa o qualcuno di sinistra". Io personalmente in tanti anni di militanza, interrotti negli anni '90, vorrei poterti proporre i risultati del nostro impegno in campo politico e amministrativo. Il nostro decisivo ruolo animando e organizzando grandi lotte nelle istituzioni, fuori e dentro le fabbriche. I diritti non solo salariali e normativi sui luoghi di lavoro, per la diffusione dei servizi sociali il tempo pieno, sostegno alla disabilità, più in generale lo sviluppo della cultura , il senso della solidarietà ecc ecc. Vedi perchè io come tanti milioni di persone continuiamo a votare oggi per quelli che forse riteniamo i meno peggio. E' grottesco, e ciò è all'origine dei miei dubbi, il comportamento del M5s, che ripeto pur denunciando sacrosante verità continua a non rispondere alla necessaria domanda del "che fare" (ed è ciò di cui necessitiamo) assumendo un comportamento che nel campo del confronto è autocratico. Come vedi penso di essere coerente seppur sconfortato ma interessato a non abiurare e smentire ciò che per me è prezioso. I giudizi che taluni danno, e che tu dai su Napolitano (che per altro ho conosciuto e frequentato tanti anni fa ai corsi di formazione alle Frattocchie) sono ingenerosi che non tengono conto del suo ruolo. Non è stato un settennato perfetto, anzi alcune circostanze tipo la vicenda Monti ha chiaramente sbagliato. Ma chi avrebbe fatto meglio.