In corrispondenza del solstizio d’estate comincia il segno del cancro, sede dello iuno. Con questo segno, rappresentato da un animale acquatico, come il granchio o il gambero, si entra in un universo liquido; il cancro è il simbolo dell’acqua originaria, acqua madre calma e mormorante, simile al latte materno, alla linfa vegetale. Il tipo umano del cancro è introverso, avviluppante come le acque, con il viso e gli arti di chi digerisce le cose e gli eventi; cela spesso i suoi sentimenti e dunque non è facile prevederne le reazioni.
Il numero sei che designa giugno si addice al periodo solstiziale inteso come “Porta degli uomini”, passaggio dall’invisibile al visibile, mediatore fra il Principio e la manifestazione. Il sei è considerato il simbolo della “Perfezione del creato”, come scrisse sant’Agostino nella Città di Dio: “In base alla perfezione del numero sei si narra che ogni cosa è stata portata a termine in sei giorni, non perché è stato necessario a Dio un certo spazio di tempo, quasi che Egli non abbia potuto in una sola volta, ma perché il numero sei indica la perfezione del creato. Il numero sei è il primo che si ottiene dalla somma selle sue parti, la sesta, la terza, la metà cioè uno,due, tre che in tutto forma il sei. L’uomo, Adamo, venne creato nel sesto giorno, la gloria del Signore rima se oscurata da una nube sul Sinai per sei giorni, i sei sono le ali dei cherubini. L’albero del cancro è la quercia. In questo periodo fiorisce la quercia alla quale i Celti avevano consacrato il mese che andava dal 10 giugno al 7 luglio. La quercia per eccellenza è il rovere che i latini chiamavano Robur e può raggiungere un’altezza di quaranta metri. Il colore del cancro è il giallo. A giugno inoltrato e ai primi di luglio si addice il giallo, ma un giallo particolare, dorato come le spighe di grano ormai mature e pronte per la mietitura. Giallo oro come il simbolo del sole che, nel suo ciclo in cielo, tocca il punto più alto a nord del solstizio. In ogni tradizione si è infatti considerato il giallo-oro come l’unico colore che potesse rappresentare il fulgore del sole, che a sua volta per lucentezza ed energia radiante è simbolo dell’Uno, del fondamento di ogni cosa.