Più volte ho cercato di individuare quali sono gli elementi di tipo ambientale che hanno la forza di influire sullo stato d’animo e quindi modellarne l’afflato. Certamente il clima, le condizioni del tempo spesso hanno il potere di plasmare e orientare i gesti, i movimenti e le intenzioni. Incidono direttamente nella qualità della manifestazione comportamentale. In questi giorni particolarmente uggiosi mi trovo particolarmente a disagio. Non provo ne rabbia e ne risentimento, anzi mi sento particolarmente arrendevole, rassegnato. Il fatalismo spadroneggia dentro e fuori di me. Questo non va bene perché la rassegnazione è quella spaventosa riconciliazione con il destino che la vita ci impone, quando le è concesso il tempo di agire su di noi goccia a goccia. Bisogna reagire, non possono essere due gocce di pioggia che svuotano la nostra caratura caratteriale. Una sorta di osteoporosi che attacca violentemente, indebolendola la nostra forza e la nostra energia intellettuale.