Platone articolava con maggior senso pratico che “ La democrazia…..è una piacevolissima forma di governo, piena di varietà e di disordine e dispensa una sorta d’eguaglianza agli eguali come agli ineguali.
Valori sociali che dobbiamo sapere esprimere e rappresentare anche sul piano personale. La libertà e la democrazia sono come la carità, devono cominciare da casa nostra. Infatti sono dei doveri, prima che un diritto dei doveri. Comportano l’assunzione di un impegno, devono rappresentare per noi l’idea-forza, dobbiamo attivarci al fin che esse si affermino. La libertà e la democrazia, se sono indispensabili al progresso di un popolo civile, non possono essere fini a loro stesse. Essere partigiani della libertà in astratto, come sosteneva Gramsci, non conta nulla, e semplicemente una posizione da uomo di tavolino che studia i fatti del passato, ma non da uomo attuale partecipe delle lotte del suo tempo. Solo a queste condizioni la storia del mondo si nobiliterà grazie al progresso della coscienza diffusa della democrazia e libertà. Peccato che questi territori siano occupati dalla politica e dai politici. Sappiamo che quasi sempre, in politica, il risultato è contrario alle previsioni o alle aspettative. La politica dipende dagli uomini di Stato pressappoco come il tempo dipende dagli astronomi. Spesso la politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda. Aggiungo che la politica è forse l’unica professione per la quale non si considera necessario nessuna preparazione specifica. La democrazie e la libertà, i due titoli fondamentali del nostro azionariato di vita sono dipendenti da quanto summenzionato. Tutto ciò mi deprime. Indignarsi non è sufficiente, bisogna attivarsi, per difendere noi stessi e tutto quanto e quanti meritano il nostro sostegno.
Armando Crivelli 29 febbraio 2012