Giorni or sono ebbi modo di scrivere : l'eternità esiste e coloro che vivono nell'aldilà comunicano con noi . Scrivendo ciò immagino già l'espressione dubitativa e ironica di molti di fronte all'inconcepibile di questa affermazione. La corazza razionalista e positivista che imprigiona-negli ambienti scientifici e religiosi ufficiali - il nostro spirito è talmente rigida che tutto ciò che rischia di metterla in discussione viene respinto nelle tenebre delle scienze cosiddette occulte o nel campo della parapsicologia.. La Chiesa nutre grande diffidenza nei confronti di questi fenomeni, è vero che essa insegna l'eternità, ma non accetta che la si possa vivere e che si possa entrare in comunicazione con essa. Qui entra in gioco la consapevolezza di ognuno di noi, la nostra esperienza, il nostro vissuto. Io pur non disponendo di grandi argomenti posso però mettere in campo l'esperienza del dramma con cui comunico quotidianamente.La morte non è che un passaggio. La nostra vita continua, senza alcuna interruzione,fino alla fine di tempi. Porteremo con noi nell'aldilà la nostra personalità nella sua interezza, i nostri ricordi, il nostro carattere. I nostri cari, i nostri contemporanei nell'eternità ci parlano anche dell'onnipresenza di una forza che è origine di tutte le cose e termine della nostra evoluzione. Tale orza è chiamata Dio. L'esistenza di Dio è da essi provata come Amore personale, infinito, incondizionato.Non saprei dare risposta ad un fatto, come potrei resistere al dramma del lutto se non fossi oramai dotato di una sovra struttura mentale su cui poggia tale convincimento.Non riesco a distaccarmi dall'idea ottimistica che a presto riabbraccerò Giulia e con essa tutti i miei cari. sfido l'ironia di taluni. Ma io sono espositore di una esperienza reale, la comunicazione con il mio mondo spirituale è frequente, passa anche attraverso il volano fondamentale della preghiera.Ognuno di noi percorre tragitti diversi e il il punto di approdo è anche esso diverso. La presenza di Giulia o di qualche altro caro a fatto di me una persona diversa, probabilmente migliore. non voglio rinunciare a questo sentire, è nitido, corroborante al punto che mi consente di comunicarlo a tutti Voi.