La sofferenza è permanente oscura e cupa e ha la natura dell’infinità. Eschilo sosteneva che la saggezza si conquista attraverso la sofferenza. In questa affermazione io intravvedo una piccola luce che mi conforta e mi conferisce speranza. Sarei ipocrita ad affermare che il dolore e la sofferenza mi abbiano conferito ulteriori gradi morali ed intellettuali seppur dentro il mio processo di crescita spirituale. Ma in quello stato d’animo abbiamo potuto reagire e interrompere il sonno di uno spirito rassegnato. La sofferenza è diventata una specie di bisogno del nostro organismo per prendere coscienza della nostra verità esistenziale. Da quando sei partita e ti sono state aperte le porte del Paradiso, io e tua mamma muoviamo passi leggeri verso la conquista di una soave pace interiore sapendo e credendo che anche per noi ci sarà Resurrezione. La sofferenza che stiamo pagando, in questo caso è l’elemento positivo che abbiamo in questo mondo di incarnati, anzi è l’unico legame fra questo mondo e il positivo. Ciao Giulia. La tua mamma e papà.