La rabbia sociale accresce gli egoismi e ottunde la consapevolezza. Chi odia è posseduto da nevrosi di gelosa invidia e da istinti distruttivi. Chi odia vuole distruggere. La rabbia divide e al tempo stesso unisce, gli individui arrabbiati diventano folla, la folla è una forza anonima sensibilissima alle emozioni che evocano i demagoghi. La demagogia è il climax ideale di questa fase e di solito – come insegna la storia- non ha altro sbocco se non nella perdita della libertà.
I demagoghi lo sanno ma rimuovono questo pericolo confidando nel loro virtuosismo di trattenere le folle agganciate al loro precario carisma. Rabbie sociali, folle emotive, demagoghi che cavalcano queste emozioni e ne diventano le icone; poi quelle stesse folle applaudiranno e isseranno sulle loro spalle i dittatori che imbavaglieranno le loro bocche e li legheranno alla catena della servitù. La storia è gremita di esempi, ma noi ne abbiamo avuti in casa di recenti. L’arma di cui si servono i demagoghi sia i dittatori, che spesso sono stesse persone e coprono gli stessi interessi, è la semplificazione. Le folle non sopportano i ragionamenti complessi, vogliono emozioni forti, vogliono il nemico da abbattere, il traditore da linciare, il bersaglio sul quale concentrare i colpi. I Paesi di antica democrazia possiedono anticorpi robusti che riescono di solito a contenere e a vincere il virus demagogico. Ma noi italiani non viviamo in un Paese di antica e solida democrazia. La democrazia ha come condizione preliminare l’esistenza dello Stato. L’Italia ha uno Stato, creato appena 150 anni fa, che la maggioranza degli italiani ha mai amato. Non lo amò quando nacque, si ribellò contro di esso tutte le volte che potè. Il fascismo nacque da una ribellione contro lo Stato che nasceva da sinistra e fu utilizzato dalla destra. Ne venne fuori lo Stato totalitario, cioè la negazione della democrazia. Poi la democrazia arrivò, frutto delle catastrofi della guerra, ma quanto fragile! Basta un spinta, basta un buon venditore di slogan, basta una dose di antipolitica per ammaccarla e mandarla in pezzi. In un Paese in cui alligna la furbizia e il disprezzo delle regole, basta una ciurma di demagoghi da strapazzo per provocare l’incendio. ( Spunti da Scalfari – Repubblica)