Qualcuno potrebbe accusarmi accusandomi di cambiare spesso opinione dare diverso peso, sottolineare diversamente le intenzioni relative l’attualità della situazione socio politica. Spesso muta la grammatura che da solidità alle opinioni che esprimo. Io come tutti, vivo le situazioni proporzionandole al tipo di vibrazione emotiva relativa non solo all’ argomento ma anche alla circostanza. Spesso la parte destra del mio annebbiato cervello prevale su quella parte sinistra che da lustro al ragionamento razionale. Ma siamo onesti:tutti noi siamo leggermente sismici. Non sono sufficienti certi rimedi antidepressivi o l’olio essenziale di bergamotto per stabilizzare il tutto.Come sempre scrivo molto, ma mi rivolgo essenzialmente a me stesso. In questo periodo sto vivendo un ciclo di forte indignazione. Sono dell’opinione che una utile soluzione sarebbe quella di vivere un certo periodo in una grotta come fece Robinson Crosuè. Recuperare i rapporti un po alla volta. Sto denunciando, da indignato la totale assenza di tutela da parte dello Stato e da parte di coloro che lo rappresentano. Ma mi rendo conto che sono disarmato. Ma non saprei dire se anche lo fossi se sarei in grado di scoccare qualche freccia dal mio arco e colpire i responsabili. Se mi rintano nel mio edenismo dove la fede nel Signore attraverso la preghiera, mi accorgo di incontrare forme di beatitudine e soavità Incontro i figli di luce che ci hanno preceduto nel mondo dell’eternità.Una prospettiva vera. L’incontro con i miei cari, con la mia amata Giulietta,elementi fondamentali contenuti nel mio forziere di convincimenti. Un patrimonio infinito che però non intendo utilizzare come contropartita per ripianare le frustrazioni terrene.