Ce la posso fare? Economicamente reggerò? (negli ultimi 10 anni abbiamo perso il 25% del nostro potere di acquisto). I risparmi determinati dai sacrifici verranno utilizzati per politiche di scopo condivise? Verranno avviate vere politiche a favore delle nuove generazioni? Di fronte a tutto ciò comincia ad affermarsi un pensiero unico che unisce le forze sane, produttive del Paese, di destra e di sinistra. Un pensiero che smuove gli ostacoli determinati dai retaggi ideologici. Ma si corre un rischio: un eccesso di equidistanza dalla cultura politica rischia di condurci nel recinto del qualunquismo. Nel circo dell’antipolitica prevalgono i ciarlatani, i prezzolati o gli astuti. Abbiamo bisogno di molte cose, ma non cadere nella rete degli affabulatori. Denunciare non basta, bisogna partecipare. All’ascolto della frase ricorrente che “son tutti uguali” sento il dovere, pur ammettendone la congruità, che va respinta. Il senso di responsabilità che ispira gli appelli di G. Napolitano hanno determinato il largo consenso al Governo dei tecnici assicurandogli gli alibi per governare non tenendo conto della realtà che richiamavo prima. E’ davvero sconfortante che operai, impiegati e pensionati debbano continuare a pagare e lo facciano spinti da entusiasmo e illusi dal fatto che tutto ciò è anche bello.
Armando Crivelli, 10 gennaio 2012