Oppure riferita alla Festa dei Valentini (Cavalieri d’amore) che si svolgeva ritualmente in quel luogo.
Le tre ipotesi sono errate. L’edificio, nella sua parte basale è stravecchio. Risale all’epoca Romana – Valentinium – dagli scavi si rinvenne tale nome dai ruderi e monete.
Madama Cristina (1633) vi fece edificare le fondamenta del “turrito castello”
Nessun altro castello fu così bersagliato dalla fantasia pubblica, comprese le macchinazioni di molti.
Epoca storica inizia con l’acquisto da parte di Emanuele Filiberto nel 1564 - costo 32000 scudi d’oro ivi compreso il possedimento di Altessano.
Lo cedette al tesoriere Giovanni de Brosses riscattandolo una decina di anni dopo. Lo restaurò e lo ingrandì.
Sucesssivamente la trasformazione aulica fu spinta dalla Cristina. Sotto la direzione di Carlo di Castellamonte. Proseguì l’opera Amedeo Conte di Castellamonte. Grandi pittori come isidoro bianchi con i figli Pompeo e Franco. Gli stuccatori del clan Casella. Nell’ottocento intervenne Domenico Ferri. Temiartistici tutti a taglio simbolico: tornei/cacce, soggetti mitologici, evocazioni guerresche, effigi di principi leggendari, trofei floreali.
Densa l’attività mondane: Feste, ricevimenti ,sgargianti coreografie, interminabili cortei sul fiume, giostre d’armi e poetiche. Sottolineo l’arrivo di C. Emanuele I con la sposa Catarina d’Austria, l’infantadi Spagna. Arrivarono dal fiume.
La Peota Veneziana. Pergli svaghi fu ordinata una splendida imbarcazione impropriamente chiamata Bucintoro in realtà una Peota lunga 15 metri commissionata a Venezia Da Carlo Emanuele III. Arrivò a Torino nel 1731. Monumento all’arte lignea scultorea
Ricca di gruppistatuari e lussuosamente dipinta apparve l’ultima volta sulle acque delvalentino nel 1842 in occasione del matrimonio di Vittorio Emanuele con MariaAdelaide.
Altre destinazioni delcastello: ospitò la Manifattura Tabacchi. Nel 1792, Vittorio Amedeo II, la dovec’erano le scuderie fece aprire l’orto botanico. I francesi all’inizio dell’ottocentocollocarono in una ala del fabbricato la scuola di veterinaria. L’edificioservì spesso per mostre agricole e commerciali. Oggi è sede decentrata del Politecnico (se dispongo di informazioni aggiornate)
Armando Crivelli 2giugno 2013.