Questo è quanto è successo a me in varie circostanze del mio vissuto.
Ma quando “Arriva” Giulia tutto è diverso! Esplode l’amore di un padre nei confronti di un figlio. Non si tratta di ordinaria manifestazione di buoni propositi, di spinte emotive naturalmente positive,di abbracci ideali.
Giulia è per me, cosi come per qualunque genitore, cosi come per due meravigliose persone conosciute poco tempo fa, una forma di beatitudine che si prova anche senza aver visto e sentito.
E’ il “DONO”.
Gesù proclama”Beati coloro che, pur non avendo visto crederanno”.
Io non ho contezza,non sono sicuro di meritare questo dono.
Pur faticando e soffrendo,poiché “Mi ritorni … sempre in mente”,esulto quando il Signore mi conferma la speranza che prima o poi ci rincontreremo e ci abbracceremo.
In questo caso non c’è limite all’entusiasmo mentale. La sua luminosità alimenta la mia maturazione e la mia consapevolezza.
Una consapevolezza virtuosa che mi aiuta a superare il terribile dolore fisico e mentale. E’ cosa meravigliosa quando appare la tua immagine radiosa che mi cattura al punto di ridicolizzare tutti i miei pseudo ragionamenti razionali.
La vita non va colta solo sul versante delle sue circostanze esteriori. Queste sono varie, alterne,oscillanti tra gioia e dolore. Non possono offrirci un senso definitivo, possono al massimo orientarci. Il vero nodo è rappresentato dal mistero da cui noi riceviamo la vita e la morte. Il mistero si è dato un nome e un volto; Gesù. Gesù ci chiama alla gioia di una profonda comunione di vita e di amore. Il nome e il volto di Gesù sono il nome e il volto di Giulia. La vita e l’amore per Lei sono le stesse ragioni che mi fanno comprendere la straordinarietà del “DONO”.
Mia adorata CHICCHI, spero di meritarlo!
Il tuo Papà.