“D’aprile non t’alleggerire, di maggio non ti fidare, di giugno fa quel che ti pare” sentenzia un vecchio proverbio. Ma un altro ammonisce:”Di giugno levati il cuticugno e se non ti pare tornalo ad infilare”. Il cuticugno è una specie di sopravveste di una volta. Effettivamente nella prima quindicina di giugno il tempo può essere capriccioso e piovoso. Giugno è il mese delle ciliegie, tanto è vero che si dice:”Di maggio ciliegie per assaggio, di giugno ciliegie a pugno”. Ma , nell’ultima decade del mese, bisogna essere prudenti perché nelle ciliegie potrebbe nascondersi il baco che i toscani chiamano il marito, l’amico oppure Gigi e noi piemontesi il Giuanin, il Giovannino, in onore di San Giovanni Battista la cui festa cade il 24. Questo è anche il mese della mietitura, come si ricorda dal proverbio; “Giugno la falce in pugno”. I contadini sperano che non piova troppo “Quando il grano ha la resta (la resta è la punta filiforme con cui terminano le glume delle graminacee) non vuol acqua sulla testa. Giugno è prevalentemente il mese della festa del Corpus Domini. Si celebra con processioni in tutto il Paese e con le infiorate tipiche dell’Italia Centrale. La più grandiosa è quella di Genzano, una cittadina sui colli Albani a sud di Roma.