Ma sarà davvero così? Non lo so. Il tasso di confusione che permea il mio quadro psicologico è tale per cui non sono in grado di affermare con certezza tutto ciò. Sono, come sempre, alle prese, con il dilemma:" c’è, non c’è"" ti rivedrò,torneremo assieme?" Domande che assumono un carattere capitale. Una prima parziale risposta è la constatazione che non sono in preda allo sconforto e alla rassegnazione. Non sono assalito dalle paure tipiche di coloro i quali non intravvedono vie di uscita. Una seconda presa d’atto è accertare che pur avvolto dalle nebbie del dubbio ho la coscienza che nulla è ineluttabilmente perso, ma sento la presenza, seppur carsica che qualcosa si muove. Un terzo fatto è legato all’aiuto che ricevo da Romana, la mamma di Giulia. La sua tenacia, la forza, la sua cultura le consentono di affermare che lei relaziona con il nostro Angelo. Romana domanda, Giulia risponde. Sarei felice se anche altri amici, anch’essi preda a questi umani dubbi, riuscissero in positivo, pur con le ovvie sofferenze, ad interpretare la strada della risalita. Ora deve essere chiaro a tutti che il punto di approdo al molo della recuperata tranquillità è ben lungi da noi. Ma forse crescerà con chiarezza l’idea benefica che si sta avvicinando il giorno della pace interiore, grazie al Signore che ci vorrà accogliere in via definitiva tra le sue braccia.
Armando Crivelli, 1° maggio 2013