Cosa c’è dopo la vita terrena? Domandone! Se qualcosa rimane, dopo la fine della vita terrena, che cosa è? E’ quantificabile quello che rimane? Rimane qualche traccia oppure bisogna affidarsi solo alla fede e alla speranza? Con la morte si perde la massa, dopo la morte il corpo non perde tutta l’energia che possedeva. Qualcosa di esso rimane sotto forma di fotoni,particelle di luce. Il fotone ha una lunghezza d’onda e una frequenza che si poteva misurare con le tre dimensioni di Euclide, lunghezza, larghezza e altezza. Però esso ha anche una frequenza che non si può misurare con il metro, col decimetro o con il millimetro. Da qui la quarta dimensione. Se noi siamo a quattro dimensioni,rimane qualcosa quando finisce la nostra vita?. Bisogna partire dai fotoni. E’ a livello dei fotoni che si trova l’immortalità del corpo. L’immortalità dell’anima è già stata provata da filosofi e teologi, ed è continuamente confermata da altri grandi scienziati, Mentre l’immortalità del corpo è comprensibile solo a livello del corpo fotonico, del corpo tipo luce,intendendo per luce la struttura fotonica. Tento un ragionamento storico: San Tommaso era legato alla tesi Aristotelica, cioè a una metafisica solida. La fisica in quel periodo era povera. Per San Tommaso il corpo era una struttura che cominciava dalle cellule. Noi oggi l’avremmo visto iniziare dalle molecole,dagli atomi. Ma se vuotiamo il bicchiere di tutti gli atomi, rimangono dentro tutti i fotoni. Se abbiamo come punto di partenza le molecole, l’atomo,è chiaro che tutto deperisce, muore. Se invece prendiamo le mosse del fotone le cose cambiano. Quindi apertura all’universo creato alla luce per la luce, una luce che non può arrivare dal buio.. Può arrivare da quella super luce che ha fattodi creature in veste organizzata, alt rettanti eroi, martiri e santi. All’ niziodi un nuovo millennio di dominanza fotonica tutti i popoli della terra debbono volgere lo sguardo e l’ispirazione alla unità planetaria che faccia del pianeta vivente e pensante la Humana Domus Generis humani, non una tomba finale,globale. Tema scottante, impegnativo e sul quale manifesto tutte le mie carenze. Per me è deciso non solo affidarmi a fede e speranza, devo cercare di dimostrare. Un secondo tema legato a tutto ciò riguarderà la sintropia e l’entropia.
Crivelli armando 31 dicembre 2013