E il freddo punge, come rammenta un altro in romanesco <<Le ggiornate d’inverno sò mozzichi >> , sono morsi. I veneti a loro volta ammoniscono che <<l’inverno l’è l boia dei veci , el purgatorio dei puteleti, e l’inferno dei poareti>>.
In questo periodo i contadini sperano che nevichi perché << Sotto la neve pane , sotto l’acqua la fame>>. La neve infatti , costringe il seme di grano a svilupparsi sotto la terra, mentre la pioggia può alla lunga provocare l’uscita prematura del germoglio.
Il dodici (dicembre) simboleggia l’ultimo mese perché è un numero che conclude, è segno di compimento, come dimostra il sole attraversando dodici segni in un anno. Non casualmente il periodo di trapasso da un anno ad un altro, ed è contrassegnato da dodici notti fra Natale ed Epifania.
Questo numero rappresenta anche l’universo nella sua complessità poiché è il risultato della moltiplicazione dei quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco , per i principali elementi alchemici: zolfo, sale e mercurio.
Chiamato << numero di grazia e perfezione>> , raffigura il perfetto equilibrio .
Dodici , come si è ricordato, sono i segni zodiacali ; dodici gli apostoli e i raggi del Sole Giustizia.
Romolo non casualmente istituì i dodici littori ad imitazione del popolo etrusco costituito dalle dodici città, Dodecapoli . Dodici è il numero delle verghe che formavano il fascio littorio e costituiscono la corona zodiacale. La Gerusalemme Celeste , descritta nell’Apocalisse, è basata sul dodici : << la città è cinta da un alto e grande muro con dodici porte , sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli di Israele.
Dodici è il mese del natale……
Quale occasione migliore per farci un grande regalo personale?!
Sottoponiamoci ad una accurata ispezione personale e rileviamo il nostro stato di forma e di igiene spirituale .
Cerchiamo di capire se durante l’anno il modello di vita da noi perseguito è stato all’altezza , degno, virtuoso , tale da essere archiviato come esempio positivo. Compatibile con i precetti più generali che consentono agli uomini di socializzare e solidarizzare. In questo ambito la miglior valutazione è espressa dalla nostra coscienza. Credo dopo aver riflettuto che la prima cosa da farsi sia quella di adoperarsi in opere di solidarietà e di comprensione. Nel limite delle possibilità e capacità, comprendere e solidarizzare(soprattutto materialmente) ritengo sia il modo migliore per consolidare il percorso evolutivo a cui doverosamente dobbiamo tutti ambire.
In attesa dell’Avvento un augurio di buone feste a tutti.
Armando Crivelli