La presenza del prof Chiarle è garanzia, in quanto profondo conoscitore del territorio del Ceronda Casternone, della qualità contenutistica della Conferenza. Vorrei ricordare due sue opere editoriali: Boschi e Castelli e Novecento nel Villaggio.
Alcune osservazioni:
La collaborazione, gli obiettivi e i ringraziamenti. Questa sera con la nostra curiosissima lente andremo a scoprire parte di questo territorio indicando capisaldi di conoscenza necessaria e dovuta.
Alcune osservazioni: Vogliamo dare una risposta ad un nuovo modello culturale per indagare sulla storia.
Dare corpo e sostanza alla diffusa domanda di conoscenza delle varie Identità geografiche piemontesi approfondendo la cartografia e la storia. Circa un secolo fa si inaugurava la stagione definita: la ricerca per la scienza dei luoghi” il rapporto tra l’uomo e le sue Regioni naturali. Attraverso quel lavoro si è ricostruita la verità in tutta una serie di territori a cui erano assegnati nomi sbagliati oppure si rilevavano ampi spazi territoriali anonimi. Quindi uscire dalla sfera della mentalità collettiva e dalla semplice percezione sociale dello spazio. Oggi , diretta conseguenza della globalizzazione ci si rende conto di quanto sia importante conoscere il nostro passato le nostre radici, le nostre composite identità. E’ necessario tornare su questi argomenti. Riscoprire percorsi storici,territoriali e culturali di alcune, piuttosto variabili in verità, nozioni geografiche seguirne il confrontarsi e intrecciarsi in un momento storico cruciale, quando, tra il Medioevo a l’età moderna, Torino cominciò ad emergere come capitale dei domini cisalpini da parte dei Duchi di Savoia.
Armando 15 settembre 2012