C’è modo e modo per dare un significato pratico e concettuale a questa intenzione.Potremmo pensare che si tratti di una semplice, onesta,spontanea spartizione reciproca di un bene, di un sentimento,di un onere, nulla di straordinario. Condividere potrebbe significare assumersi unilateralmente la responsabilità di spartire con altri le stesse e altre ragioni summenzionate. La condivisione è mossa da una spinta graduata di intensa valenza individuale. Potrebbe essere motivata da ragioni che mascherano secondi fini, oppure non sono equiparabili le spinte reciproche o al contrario in un rapporto sinergico rende il dialogo collaborativo più forte della somma degli elementi energetico costitutivi che alimentano questa volontà. In linea di massima la condivisione evoca potenzialità positive. Vi è una condivisione però che struttura in noi significati particolarmente virtuosi, che crea pace, serenità e soavità, la condivisione cristiana delle relazioni personali e che ti consente di guardare con ottimismo all’abbraccio del Signore. Quante indicazioni,quante sollecitazioni , quante carezze celesti mi invia GIULIA. L’eucarestia, l’adunata miracolosa della SS Messa dove la sincera partecipazione al rito rende le anime presenti particolarmente predisposte con la preghiera ad assumersi l’impegno di alzarsi dalla terra al cielo,unire ciò che è in alto con ciò che è in basso, la materia con lo spirito, l’inizio con la fine, l’uomo con Dio