Nelle persone di capacità normali sono atteggiamenti, se così li possiamo definire, che ne evidenzino l’onestà, ma in quelle che possiedono un buon talento spesso ne rappresentano l’ipocrisia.
Dopo di che si sprecano le possibili e innumerevoli interpretazioni ( tu spesso fai riferimento al concetto di dualità). Si può sostenere che invece tutti i grandi sono modesti oppure ritenere che la modestia o la sobrietà siano le forme più insulse del nostro orgoglio mascherato. La circostanza ha voluto che rintracciassi dai Pensieri di Leopardi quanto segue” Quasi tutti gli uomini grandi sono modesti: perché paragonano continuamente, non cogli altri, ma con quell’idea del perfetto che hanno dinanzi allo spirito infinitamente più chiara e maggiore di quella che ha il volgo”. Propendo per considerare positive queste forze mentali. Ritengo che la moderazione, la sobrietà o la modestia siano per il nostro merito quello che sono le ombre per le figure di un quadro: gli danno profondità o rilievo. Ma oltre a queste sottolineature, articolerei ancora: una cosa moderatamente buona non è tanto buona quanto dovrebbe. La moderazione nel carattere è sempre una virtù. Ma la moderazione nei principi è sempre un vizio. E qui penso che dissentiremo. In ultima analisi dovendo selezionare tra spavalderia e modestia, non avrei dubbi.
Armando Crivelli 16 luglio 2012