La questue di Sant’Uberto: La Venaria Reale stava molto a cuore a Vittorio Amedeo II, e una chiesa titolata al patrono dei cacciatori esede esposizione delle reliquie del santo avrebbe portato tutto il complesso aulico a superare per importanza le altre regge venatorie dell’epoca, compresa la grande rivale Versailles. La progettazione e la costruzione della chiesa juvarriana avvengono nel periodo del grave contenzioso tra Vittorio Amedeo II (la cui nomina a Re del Piemonte e Sicilia avvenne il giorno 21 settembre di trecento anni fa a Venaria) e il papato in fatto di materie ecclesiastiche(1713 -1727). Come conseguenza di tale disputa, la sede arcivescovile di Torino è vacante per lo stesso periodo. Inoltre ne il titolo di Re di Sicilia (1713) né quello di Sardegna (1718) vengono riconosciuti dalla Santa Sede. Il contenzioso si conclude con una decisione unilaterale del Sovrano sabaudo e con rapidi colpi di scena nominando Grande Elemosiniere Francesco Arborio Gattinara che mantiene anche la carica di Arcivescovo di Torino e di Vescovo di Corte da cui dipende finalmente anche la parrocchia diventata“Reale”. Il corpo santo di Uberto è in possesso dei Savoia dal 2 giugno 1669,il giorno in cui viene consegnato dal Nunzio Apostolico a Carlo Emanuele II in udienza privata a Palazzo. Si tratta del dono di Papa Clemente IX Respigliosi.La leggenda miracolosa della conversione del santo, riguarda la conversione del signorotto di Togress- Maastricht Liegi, durante una battuta di caccia, inseguito all’ apparizione del cristo tra le corna di un cervo. Nella chiesa di Venaria, l’assenza dell’immagine di sant Uberto pere essere risolto proponendo la reliquia stessa come icona. La presenza del Santo è espressa dal rilievo conferito alla collocazione nell’ altare maggiore, al di sotto del grandioso tabernacolo. La Real Chiesa manifesta l’assolutismo monarchico di Vittorio Amedeo II e riflette la sua interpretazione dei rapporti tra Stato e Chiesa. Nonostante tutto l’impianto storico poggi su una leggenda, il Santo e la Chiesa vengono spiritualmente richiamati nelle rappresentazioni di culto dei cacciatori in particolare nella data del 3 di novembre di ogni anno.
Armando Crivelli 21 settembre 2013