Una prima, forse esasperata ipotesi, potrebbe far ritenere la cultura il perseguimento della perfezione totale attraverso la conoscenza di quanto di meglio si è detto e pensato nel mondo su tutte le questioni che più ci interessano.
Una seconda definizione, traendo spunto da Antonio Gramsci potrebbe far ritenere la cultura, l’organizzazione e la disciplina del proprio io interiore; sostanzialmente è la presa di possesso della propria personalità e la conquista di una coscienza superiore per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.