Io stesso che colleziono monografie, documenti e oggetti che lo riguardano sono rimasto molto colpito nel leggere il libro del mio amico Dino Ramella.
Ha proposto la figura del Gran Cacciatore in una veste assolutamente originale. Si coglie il taglio “rubicondo” del suo essere cacciatore nonostante vesta il ruolo di Sovrano.
Vittorio Emanuele II aveva le idee molto chiare in campo venatorio.
Era responsabilmente consapevole del carattere periglioso della caccia e la proporzionava al contesto in cui il ruolo principale era assegnato alla fauna selvatica.
A tale proposito sono rintracciabili fatti e notizie curiose e interessanti.
La stessa mentalità era opzionata nelle sue “cacce sentimentali” rispetto le quali è estremamente interessante sottolineare alcune delle sconfitte e dei dinieghi ricevuti da parte di alcune donne che hanno dimostrato che da sempre esistono smentite a chi sostiene che il genere femminile soccombe sempre.
Vittorio Emanuele II è stato un grande cacciatore , ma vi prego , non imitatelo , limitatevi semplicemente a leggere il libro del grugliaschese Dino Ramella.