Nel soave tentativo quotidiano di orientare la mia vita, cercando di motivarla con ingredienti
commestibili, non posso fare a meno di richiamarmi a Giobbe.
Io ho avuto il privilegio di vivere una esperienza straordinaria esercitando il ruolo genitoriale che mi ha consentito di condividere tutto il percorso di vita terrena di mia figlia.
Nel momento in cui Giulia ha deciso di “partire”trasformandosi in Luce ecco che l’insegnamento di Giobbe mi riporta sul piano della realtà.
Una realtà che nel linguaggio terreno della mente trasforma la vita in tragedia.
Il dolore costante ti investe e se non reagisci ti contamina al punto da distruggerti.
Ma fortunatamente non è sempre così, da qualche parte giunge il soccorso spirituale.
Giunge anche da persone che non ti aspetti, che riescono grazie alla loro bontà, ad orientare la parte raziocinante del nostro cervello.
Possediamo e quindi attiviamo,nel nostro magazzino spirituale, strumenti tali che ci permettono di mantenere il contatto con la “memoria”.
Ma è anche qui che interviene direttamente Lei.
Giulia è presente,tranquilla,serena,felice e anche esigente.
Ci chiede di non piangere.
Assumendo un atteggiamento propositivo riusciremmo addirittura ad aiutare i nostri cari in Paradiso.
La forza,la fiducia,la speranza debbono essere gli elementi prevalenti del nostro spirito guida.
Tutto ciò è possibile se si ha fede.
Giulia è l’elemento perpetuo che accompagna la mia vita.
Giulia mi riempie di attenzioni,mi conforta,mi ispira,mi istruisce.
Giulia mi apre scenari e mi prospetta sempre più nitidamente il luogo ideale in cui ci rincontreremo e ci abbracceremo.
Bisogna uscire da qualsiasi dimensione egoistica e vittimistica.
La breve esperienza della vita terrena rischia di limitare il vero e probabile quadro oggettivo delle nostre potenziali prospettive.
Tutto ciò comunque non può e non deve impedire di vivere il dolore con tutte le implicazioni che ne conseguono.
Giulia mi manca in assoluto.
Non esiste parola o cosa che possono integrare il vuoto che ha lasciato in me.
Manca il contatto fisico,la sua presenza,il timbro della sua voce,quel sorriso smagliante e meraviglioso,la sua bellezza straordinaria.
Mi mancano le sue tirate di orecchie,le sue reazioni,spesso forti, conseguenti di convincimenti ricchi di valori virtuosi.
Manca l’alone di amore che spargevi nei confronti di tutti gli animali,la tua passione per la musica,il tuo gusto artistico.
Forse il Signore è stato severo con me,con la mamma,con Enrico,con la nonna,con Denis.
Ma non oso mettere in discussione ciò che in fondo hai scelto.
Riprendo a vivere il miracolo con fiducia e speranza
Mi sento al sicuro con la protezione della mia bambina intelligente.
Ciao
il tuo papà.
Novembre 2010