Attorno le date del 25 e 26 Aprile di ogni anno si inaugura il periodo di riflessione dei momenti più significativi relativi le date coincidenti la Liberazione del nostro Paese dal giogo nazi-fascista. Date che ecumenizzano l'epilogo di una vicenda storica durata oltre 20 anni che ha anche concluso la fase tragica della guerra. Il 25 Aprile è stato il giorno in cui quasi tutti gli italiani hanno avuto la percezione di aver riconquistato la propria libertà. Quale valore assegnare al valore della Libertà a quello della Democrazia. L'Italia, senza perdere tempo, con grande senso di volontà e partecipazione è ripartita da quella data. Ha ben saputo valorizzare lo spirito unitario che aveva animato i vari movimenti di Liberazione che avevano scelto di porre al primo posto la ricerca della vittoria e non gli interessi di bottega politica. Spiace , ogni tanto origliare strani, ma preoccupanti discorsi da parte di certi settori del negazionismo o del sottovalutismo. Non nego che il trascorrere del tempo, per certi aspetti attenua il valore intrinseco presente nel decorrere epico di quella lotta. In larga misura buona parte di quei protagonisti non sono più tra di noi. Io sarei soddisfatto se certi argomenti appartenessero con più evidenza nella agenda delle discussioni politico culturali della nostra attualità politica. Libertà, democrazia, partecipazione sono argomenti presenti potenzialmente nel dibattito dell'oggi. Mi accontenterei se venissero ancor raccontati i fatti. Ad esempio nelle scuole. vorrei che la stampa si soffermasse di più raccontando le vicende storiche nominando e quindi ricordando i protagonisti. Oggi i giovani sono al massimo e non sempre i nipoti lontani di quei partigiani. Io personalmente sento mio, molto mio quel valore, ma mi rendo conto che qualcuno lo considera addirittura, perchè cosi si è espresso un ragazzo, definendolo addirittura vintage. Consultate vecchi libri, io stò rileggendo " I Centri dirigenti del P.C.I: nella Resistenza" di Luigi Longo. Se penso cosa significa essere antifascista mi viene alla mente mio padre gli zii ecc. I ricordi, venivo accompagnato tutti sabati e domenica alla Casa del Popolo il Tiziano Lanza di Grugliasco. Per noi ragazzini l'opportunità anche di vedere la televione, ricordo Rintintin, ivanohe e altro, Per gli adulti il gioco da bocce, delle carte, la mesa stupa e le merende a base di salumi, pesciolini fritti acciughe al verde. ma a Gruglisco ogni scadenza legata alla lotta di liberazione era ornata da grande partecipazione popolare.