La Storia del 1° Maggio è legata a quella per le otto ore di lavoro iniziata nei Paesi industrialmente più progrediti verso la fine del penultimo decennio del XIX secolo.
Quando, il 14 luglio 1889, nel centenario della Rivoluzione Francese si riunì a Parigi il Congresso fondatore della Seconda Internazionale, la lotta per le otto ore aveva già la sua sanguinosa pagina di martirio operaio il giorno 1° Maggio 1886: a Chicago,in un comizio organizzato a quello scopo erano state fatte, da provocatori rimasti ignoti, esplodere delle bombe. Furono accusati otto operai innocenti e condannati alla forca. Il Congresso di Parigi, prima di sciogliersi, istituì per la data del 1° maggio, una dimostrazione della classe operaia di ogni Paese per intimare lo stesso giorno, ai poteri pubblici, di ridurre per legge la giornata di lavoro a otto ore a parità di stipendio.
“Quanto sangue operaio non è stato consacrato al 1° Maggio, questa giornata il cui avvicinarsi suscitava il terrore dei ricchi e spingeva ai preparativi di repressione i questori” Ciò si ripetuto ogni anno, fin che quasi dappertutto, non parve utile ai Governi di svuotarne il significato rivoluzionario, tacitamente o implicitamente. (in Italia, nel 1922, sotto il Ministero Facta fu dichiarata Festa Civile). Nel !923, la festa del 1° Maggio fu soppressa dalle leggi fasciste che istituirono, come festa del lavoro, il 21 Aprile. Fu trionfalmente ripresa dopo la Liberazione.